lunedì 6 aprile 2009

Il mio scrivere

Davanti un foglio bianco
rivedo le mie paure,
appoggio la mia penna, stanco
di pensieri e di immagini scure.

Le stesse storie si ripetono,
sentimenti che prima o poi muoiono,
speranze che rinascono ma non brillano
alimentando le solite paure, le solite storpiature.

Visione distorta della realtà
fomentata dall'assenza di forza di volontà,
vertigine creata dalla paura di cadere,
un'immagine opaca in cui rivedersi prima di lasciarsi andare.

Ci provo a galleggiare
ma prima o poi arriva la stanchezza
ed inizierò ad affondare ed affogare.

Ci provo a lottare
ma il mio avversario mi sovrasta,
usa la mia forza contro di me,
mi deride e la cosa non gli basta.

Vorrei riposarmi in un porto sicuro,
vorrei curare le mie ferite al riparo,
ma il mio cibo ha un sapore amaro,
la mia acqua ha il sapore del cianuro.

Il foglio adesso è sporco
di pezzi di me e della mia anima,
il dolore usato come inchiostro
e le lacrime come firma.

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