martedì 29 luglio 2008

Sonno profondo

La stanchezza, fisica e morale,
una pesantezza anormale,
una voglia di lasciarsi andare
per non pensare,
per non stare male.

Nascondersi dietro impegni,
codificarsi in propri segni
determinati da un ritmo monotono,
riti sempre uguali,
ripetizione di giorni banali.

E' un sonno cosciente,
una dimenticanza di se,
un sollievo effimero ma reale,
una felicità falsa ma fatale.

Ma il torpore non dura per sempre,
accade qualcosa che ti sconvolge completamente.
Qualcosa o qualcuno,
un evento od uno sconosciuto.
Un calore che non immaginavi,
una luce che non ti aspettavi.

Ma tutto è destinato a rompersi,
niente a durare,
cadere dopo aver volato fa tanto male.

Non c'è più quello che avevi prima,
il tuo guscio, la tua vita ne è ormai priva.
Sonni tormentati che stentano anche ad iniziare,
la consolazione che tarda sempre ad arrivare.

Ed allora non ti resta che aspettare,
che la monotonia e la noia tornino a reclamare
la loro presenza e la loro importanza,
far cadere di nuovo l'oblio sulla propria esistenza.

sabato 26 luglio 2008

Risonanza

Non cerco, non mi spreco,
non spingo sull'accelleratore,
non forzo i confini del mio mondo.

Ma le cose importanti accadono per caso,
è il destino che ci mette il naso,
nella nostra vita,
nella quotidianeità,
nella nostra ricerca di stabilità.

Sono sorrisi improvvisi,
occhi che si cercano,
sguardi che si attraggono,
sentimenti che nascono.

Anime in risonanza,
similitudini più vicine all'uguaglianza,
affinità anche in lontananza,
una sempre più intollerabile mancanza.

Dolori che si mescolano,
lacrime passate che si asciugano,
lo stesso battito,
lo stesso ritmo,
lo stesso attimo.

Come con i petali di una rosa,
la volontà può creare qualcosa.
Nascere, crescere ma non appassire.
Conservare, preservare per non dimenticare.


Come è facilmente intuibile questa volte c'è una dedica, chi deve sapere già sà. Altrimenti l'indizio è la rosa.

giovedì 10 luglio 2008

Senza Riflesso

Conosco il vuoto,
fisico ed emozionale,
la sua tentazione,
la sua freddezza razionale.

Il distacco dal mondo,
un sonno profondo,
sensi abbandonati all'ozio,
pensieri che non nascono e che non muiono.

L'indifferenza,
la superficialità,
nessuna traccia nella propria esistenza,
nessun marchio impresso nella propria essenza.

La mancanza,
la non vita delle emozioni,
l'assenza,
strada lastricata di finzioni.

L'esistenza vissuta come uno specchio che non riflette,
una vita finta che ricopre il niente.